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L’interesse del consumatore per il prodotto biologico, suscitato da preoccupazioni di tipo salutistico, si è sviluppato dapprima verso gli alimenti vegetali, soprattutto a causa dell’elevato contenuto di pesticidi utilizzati nell’agricoltura convenzionale ed all’introduzione degli OGM.
L’interesse verso la carne biologica è nata in un secondo momento e con dinamiche diverse nei vari paesi europei.
Il mercato e la trasformazione dei prodotti animali sono più complessi di quelli dei vegetali (a causa della deperibilità, della necessità di mantenere la catena del freddo e degli alti rischi di malattie).
La zootecnia biologica ha cominciato a decollare in Italia solo negli ultimi anni, in ritardo rispetto ai Paesi nordeuropei, ma in sintonia col sud Europa. D‘altra parte lo sviluppo della zootecnia biologica, regolamentata in Europa ed in Italia dal Reg. CE 1804/99 e successive modificazioni, è recente e deve ancora passare da un approfondimento ed una ottimizzazione dei sistemi di allevamento dal punto di vista tecnico, scientifico ed economico.
Secondo i principi emanati nei regolamenti in zootecnia biologica, al rispetto per l’ambiente, ottenuto attraverso la coltivazione di alimenti biologici per il bestiame e il ridotto carico di animali e quindi di deiezioni, si deve aggiungere il rispetto per l’animale conseguito attraverso alcune regole tese a migliorare il loro benessere (ricoveri illuminati e arieggiati, densità animale ridotta, disponibilità di spazi all’aperto e di pascolo, ecc). L’attenzione per il benessere animale è anche un mezzo per prevenire le patologie, soprattutto quelle condizionate. Le medicine non convenzionali, come l’omeopatia e la fitoterapia, sono da preferire a quelle convenzionali di derivazione chimica, che possono essere comunque utilizzate in caso di estrema necessità.

L’esigenza di sviluppare una ricerca nell’ambito della zootecnia biologica nasce quindi dalla difficoltà di applicare la normativa, in un contesto in cui la politica agricola nazionale è oggi orientata verso una forte espansione dell’agricoltura e la zootecnia biologica, e dal fatto che l’allevatore si trova spesso in azienda a dover fronteggiare difficoltà tecniche e gestionali derivanti dalla conversione dell’allevamento al metodo biologico senza solidi supporti scientifici e pratici di riferimento.



Progettazione Grafica: Daniela Vairo | Webmaster: Fabrizio Francescangeli

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